In fondo al Lago di Loch Ness hanno trovato qualcosa di inaspettato e non è il mostro

In fondo al Lago di Loch Ness hanno trovato qualcosa di inaspettato e non è il mostro
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Durante un'operazione di monitoraggio nel lago di Loch Ness, patrimonio culturale scozzese e culla di una delle leggende più chiacchierate della cultura occidentale, è stato effettuato un ritrovamento del tutto inaspettato che connette il presente con le ricerche criptozoologiche degli anni Settanta.

Il National Oceanography Centre ha recuperato una telecamera subacquea risalente al 1970, considerata ormai irrimediabilmente perduta. L'apparecchiatura faceva parte di un sofisticato sistema di monitoraggio installato dal Loch Ness Investigation Bureau, organizzazione scientifica che all'epoca conduceva ricerche sistematiche sulla possibile esistenza del celebre mostro.

Il ritrovamento è particolarmente significativo per diversi motivi. In primo luogo, la modalità del recupero: il veicolo subacqueo autonomo denominato "Boaty McBoatface" ha intercettato accidentalmente la struttura metallica a circa 180 metri di profondità, in una zona caratterizzata da condizioni di visibilità estremamente ridotte.

Vale la pena notare che il dispositivo rappresentava un'innovazione tecnologica per l'epoca: un sistema fotografico attivato mediante un meccanismo a esca, progettato per documentare automaticamente qualsiasi creatura di grandi dimensioni che avesse interagito con il dispositivo.

L'analisi storica del reperto ha permesso di ricostruire che il set originario comprendeva sei telecamere, tre delle quali furono disperse durante eventi meteorologici avversi.

Le ventiquattro fotografie sviluppate all'epoca non rivelarono alcuna prova concreta dell'esistenza di "Nessie", confermando soltanto le caratteristiche peculiari dell'ambiente acquatico profondo: acque torbide, penetrazione luminosa minima e assenza di elementi distinguibili.

Benché questo ritrovamento non contribuisca alla risoluzione di uno degli enigmi più misteriosi del secolo, rappresenta comunque un importante tassello nella comprensione della storia delle ricerche scientifiche condotte nel lago.